martedì 22 marzo 2016

Lo Yogi più buono

C'è uno Yogi che non medita, senza Bubu a fargli da spalla, fra gli scaffali di certi negozi bio: precisamente, nel reparto tè.
La confezione è alquanto caratteristica: nel caso non capiste immediatamente la filosofia dietro queste bevande, rigirandovi la confezione fra le mani, noterete una posizione yoga diversa per prodotto, un barcode a forma di yogi che fa il loto e, una volta che aprirete la scatola, una massima zen differente riportata su ciascuna bustina.
Conobbi tale marca, la Yogi Tea per l'appunto, in un'occasione singolare, un evento che si tenne all'Orto Botanico di Modena per festeggiare la notte di San Giovanni e il solstizio d'Estate; al termine della serata, dopo un seminario riguardante l'utilizzo delle erbe e la stregoneria, vennero gentilmente distribuiti biscotti e tisane di vari gusti, tutte piuttosto piccanti.
In effetti, fra gli ingredienti che ricorrono nelle ricette di questi tè, ci sono il pepe nero, la liquirizia, lo zenzero e il ginseng.
Sono talmente tante le combinazioni che non le ho ancora provate tutte, ma ho già le mie favorite: Donne, dal sapore delicato, a base di zenzero, scorze d'arancia e camomilla, l'ho trovato particolarmente piacevole da abbinare ad autrici femminili; Zenzero Ibisco, un tè che si sposa ad ogni sorta di lettura, e Zenzero, una miscela incendiaria, ottima come digestivo, sostitutivo del caffè (nel caso che, come me, stiate cercando di limitarne il consumo) e tonico per affrontare maratone di serie tv a notte fonda.

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