C'è uno Yogi che non medita, senza
Bubu a fargli da spalla, fra gli scaffali di certi negozi bio:
precisamente, nel reparto tè.
La confezione è alquanto
caratteristica: nel caso non capiste immediatamente la filosofia
dietro queste bevande, rigirandovi la confezione fra le mani,
noterete una posizione yoga diversa per prodotto, un barcode a forma
di yogi che fa il loto e, una volta che aprirete la scatola, una
massima zen differente riportata su ciascuna bustina.
Conobbi tale marca, la Yogi Tea per
l'appunto, in un'occasione singolare, un evento che si tenne all'Orto
Botanico di Modena per festeggiare la notte di San Giovanni e il
solstizio d'Estate; al termine della serata, dopo un seminario
riguardante l'utilizzo delle erbe e la stregoneria, vennero
gentilmente distribuiti biscotti e tisane di vari gusti, tutte
piuttosto piccanti.
In effetti, fra gli ingredienti che
ricorrono nelle ricette di questi tè, ci sono il pepe nero,
la liquirizia, lo zenzero e il ginseng.
Sono talmente tante le combinazioni che
non le ho ancora provate tutte, ma ho già le mie favorite: Donne,
dal sapore delicato, a base di zenzero, scorze d'arancia e camomilla,
l'ho trovato particolarmente piacevole da abbinare ad autrici
femminili; Zenzero Ibisco, un tè che si sposa ad ogni sorta
di lettura, e Zenzero, una miscela incendiaria, ottima come
digestivo, sostitutivo del caffè (nel caso che, come me, stiate
cercando di limitarne il consumo) e tonico per affrontare maratone di
serie tv a notte fonda.
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